Descrizione
"Oggi dobbiamo costruire in modo orizzontale e circolare, il che vuol dire guardarsi attorno, voltarsi indietro, vedere in modo globale" sostiene l’artista, impegnato a creare un inquieto dialogo tra passato e presente.
Quest’opera rinnova il legame instaurato negli anni da Pistoletto con Napoli, riattivando la riflessione sui materiali e sui consumi, grazie al dialogo tra gli stracci e la statuaria classica. Il movimento di vestizione e svestizione viene qui posto davanti a un dilemma globale: l’accumulo dei rifiuti, il continuo passare delle cose, la bellezza che si confronta con l’inquinamento.
Collocare la Venere degli Stracci a Piazza Municipio è un gesto dal grande significato culturale e sociale, un invito aperto a cittadini e visitatori a vivere la piazza come un luogo di relazione e di dialogo quotidiano ed uno stimolo alla riflessione e alla partecipazione, consentendo a tutti di riscoprire e di riappropriarsi della città.
“Il mio rapporto con Napoli è lunghissimo –ha ricordato il Maestro Pistoletto- ho già esposto a Napoli questa Venere parecchie volte quando era più ‘piccola’, adesso è cresciuta ed è grandissima in Piazza Municipio. È stata finalmente considerata un'icona del nostro tempo e qui viene presentata a dimensione iconica anche per il luogo in cui si trova, al centro della città.
Questi stracci sarebbero solo dei rifiuti se non ci fosse la Venere che viene dalla storia della bellezza, della felicità, che rigenera questi stracci e che di colpo diventano opera d'arte, ritornano a vivere.”
“Abbiamo l'idea di trasformare, far vivere pezzi di città attraverso l'arte contemporanea facendo realizzare delle installazioni da grandi maestri dell'arte –ha spiegato il Sindaco Manfredi- È il segno anche di una Napoli che è fiera della propria storia e tradizione, ma che è anche proiettata verso il futuro, che sa che i luoghi si devono trasformare, che ci vogliono segni di contemporaneità che non dimentichino il passato e che affrontano, anche facendo discutere, i grandi temi del presente.
La "Venere degli stracci" di Pistoletto è un esempio, l'arte classica e i grandi temi della povertà e della sostenibilità.
È la prima installazione che durante la nostra Amministrazione abbiamo realizzato nella piazza Municipio completamente riaperta e quindi anche il contesto è parte dell'installazione, con la prospettiva del Porto e del Vesuvio.
L'arte deve far pensare e discutere e credo che abbiamo raggiunto questo risultato, di far pensare anche sul futuro di una città che ha una grande storia e deve proiettarsi in una dimensione internazionale.”
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