Alessandra Clemente, nata il 23 Aprile 1987, avvocata amministrativa. Membro dell’ufficio legale della FAIFederazione Antiracket italiana è attivista di Libera, Associazione Nomi e Numeri contro le mafie, di Libera Memoria e del Coordinamento Campano dei familiari delle vittime innocenti di criminalità. Figlia di Silvia Ruotolo, vittima innocente di camorra, uccisa a Napoli l’11 giugno del 1997.
Già assessora dal 2013 del Comune di Napoli, con deleghe ai giovani, innovazione, creatività. Eletta in Consiglio comunale nel 2016, con 4666 preferenze e nuovamente assessora dal 2016 al 2021 con deleghe ai giovani, innovazione, polizia locale e sicurezza urbana, patrimonio, lavori pubblici ed infrastrutture, toponomastica, Made in Naples, protezione civile e municipalità, è stata candidata sindaco nel 2021 per la coalizione formata dalle liste Alessandra Clemente sindaco, Napoli 2030, Potere al popolo ed è oggi consigliere comunale di Napoli, appartenente al gruppo misto.
Ha conseguito la maturità classica al Liceo Jacopo Sanazaro di Napoli, la laurea in Giurisprudenza alla Federico II con voto 110/110 e lode. Abilitata al titolo di avvocato, iscritta all’Ordine degli avvocati di Napoli, ha ottenuto master negli Stati Uniti, presso la Rennert School di New York dove ha vissuto dal 2011 al 2013, anno in cui sceglie di tornare a Napoli per accettare l’incarico da assessora per contribuire allo sviluppo della città, animando un progetto politico e culturale di protagonismo per giovani e donne in primis, che tenga al suo interno impegno per la legalità, difesa e memoria delle vittime innocenti di camorra, contrasto al racket e all’usura. Un impegno volto a migliorare attivamente la città, operando con determinazione e orgoglio, stimolando partecipazione e progetti pubblici che hanno restituito servizi ed opportunità reali per i giovani, soprattutto nelle periferie e nei quartieri dove sono più diffuse le situazioni di marginalità sociale e disagio socio economico.
Ha istituito la Rete dei Centri Giovanili del Comune di Napoli, luoghi per i giovani e dei giovani, quintuplicando le occasioni di stage formativi retribuiti e portando da 40 a 170 i giovani impegnati nel programma del servizio civile per il Comune di Napoli, impiegando il 100% dei fondi della Comunità Europea, Stato, Regioni destinati alle politiche giovanili. Ha redatto il Regolamento di Sicurezza Urbana del Comune di Napoli. Ha promosso una nuova geografia civile della città attraverso la delega alla toponomastica, lavorando alla disparità di genere, rendendo Napoli faro nelle iniziative nazionali inerenti la Toponomastica femminile, la memoria dell’identità cittadina, delle vittime innocenti delle mafie, dell’antifascismo.
Ha istituito l’iniziativa, oggi patrimonio culturale della città, “Giocattolo Sospeso” in occasione del periodo di Natale. Ha ancora istituito con delibera il progetto “Common Gallery”, programma di valorizzazione del patrimonio immobiliare di proprietà del Comune di Napoli attraverso l’uso sociale e culturale, quale bene comune, della Galleria Principe di Napoli, in sinergia con il MANN, l’Accademia di Belle Arti, il Conservatorio di San Pietro a Majella e l’Anpi. Un luogo di pregio della città nel quale sono nati e operano tutt’ora la prima “Bicycle House” della città di Napoli, la casa dei Riders, “Napulitanata” la prima casa da concerto della musica classica Napoletana e progetti di inclusione sociale, come il caffè bistrot “Le Lazzarelle”, di
artigianato ed innovazione.
Ha istituito le nuove linee guida di riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie del Comune di Napoli. Queste alcune delle attività istituzionali svolte, parte di un impegno che al sito www.alessandraclemente.it viene invece raccontato nella sua totalità, insieme alle attività culturali e politiche promosse.