$\"logo$ <\/div>\r\nIl\u00a0PAN | Palazzo delle Arti Napoli\u00a0<\/strong>ha sede dal marzo 2005 nel settecentesco\u00a0Palazzo\u00a0Roccella\u00a0<\/strong>in via dei Mille n. 60.\r\nNei suoi oltre 6000 mq, offre spazi espositivi, di consultazione, servizi e\u00a0strumenti per l'incontro e lo studio delle opere e dei protagonisti dei linguaggi e delle forme dell'arte contemporanea.\r\nUn Centro di Cultura dinamico, con momenti importanti di crescita per la comunit\u00e0 e per le istituzioni che rendono viva e animata la prestigiosa struttura. Sempre aperto al dibattito sui temi pi\u00f9 attuali, mostre, conferenze, seminari, incontri, presentazioni di libri, rassegne cinematografiche ed altri eventi, il PAN si propone di differenziare e moltiplicare gli stimoli culturali da offrire ai cittadini e ai turisti, con la precisa volont\u00e0 di essere sempre di pi\u00f9 un polo artistico\/culturale di interessi polivalenti, con vocazione europea.\r\nAttraverso i progetti a cui l'assessorato alla cultura d\u00e0 impulso e le innumerevoli attivit\u00e0 che al PAN si svolgono, infatti, si promuove la partecipazione di un gran numero di associazioni ed artisti, e si d\u00e0 sostegno a quanti, con il loro talento, espresso nelle diverse forme della creativit\u00e0 intellettuale e dell'arte, continuano a favorire nella nostra citt\u00e0 processi di promozione culturale e sociale.\r\n\r\n \r\n\r\n
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$\"Sale$ <\/a><\/p>\r\n\r\n
\r\n\r\nIl Pan, con i suoi 6.000 mq distribuiti su tre piani, si propone di differenziare e moltiplicare maggiormente gli stimoli culturali da offrire ai cittadini e ai turisti, con la precisa\u00a0volont\u00e0 di essere sempre di pi\u00f9 un polo artistico\/culturale di interessi polivalenti, con\u00a0vocazione europea. \u00a0 Pertanto oltre alle consuete\u00a0Mostre\u00a0<\/strong>esposte nelle prestigiose sale di\u00a0Palazzo Roccella<\/strong>, sono previsti\u00a0Convegni,<\/strong>\u00a0Incontri di letteratura\u00a0<\/strong>con scrittori e saggisti,\u00a0Laboratori per ragazzi, Cineforum ed altro.<\/strong>\r\n\r\n
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Le sale<\/h2>\r\n
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Sale espositive<\/a><\/li>\r\n \t
Sale congressi (spazi a tariffa)<\/a><\/li>\r\n \t
Sala Mehari \u2013 Sala della Memoria<\/a><\/li>\r\n<\/ul>\r\n<\/div>
La storia<\/h3>\r\n
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\r\n\r\nCollocato al di fuori delle mura cittadine, nel 1667 l'edificio, gi\u00e0\u00a0residenza di campagna di Francesco di Sangro<\/strong>, principe di San Severo, viene da lui donato al genero, Don Giuseppe Carafa. Nel 1717 la \"casa palaziata\" con relativi giardini e terreni \u00e8 ceduta per diecimila ducati ad Ippolita Cantelmo Stuart, moglie di Vincenzo Maria Carafa, V principe di Roccella. La donna da incarico a Luca Vecchioni, stretto collaboratore di Luigi Vanvitelli, di ristrutturare l'edificio e le sue dipendenze.\r\n\r\nI lavori di trasformazione e ampliamento si protraggono per un decennio, dal 1755 al 1765, anno in cui l'edificio risulta ormai trasformato in un vero e proprio palazzo residenziale, reso economicamente produttivo grazie alla costruzione, lungo il viale di accesso principale, di numerosi locali da destinare all'affitto. Il progetto del Vecchioni, di ispirazione chiaramente vanvitelliana, \u00e8 improntato a\u00a0criteri di maggiore simmetria<\/strong>\u00a0che conferiscono al portone d'ingresso e allo scalone principale assoluta centralit\u00e0 e sfruttano le coperture delle costruzioni laterali come terrazze del primo piano.\r\n\r\nTra il 1765 e il 1829 viene completato il secondo piano e iniziata la costruzione del terzo. In quegli stessi anni vi si trasferiscono Vincenzo Maria Carafa e la moglie Livia Doria:\u00a0gli inventari restituiscono l'immagine di un appartamento di ben quarantacinque stanze arredato con mobili sontuosi e dotato di una quadreria con pi\u00f9 di centotrenta dipinti<\/strong>. Nel 1885 l'apertura della nuova arteria viaria di Via dei Mille taglia in due l'edificio, distruggendone l'atrio coperto e isolando aldil\u00e0 della strada le fabbriche destinate ad affitto.\r\n\r\nTra il 1950 e il 1959 quanto rimasto dell'originario \"giardino delle delizie\" annesso al palazzo viene definitivamente distrutto. I lavori di ristrutturazione condotti negli anni Sessanta segnano la completa perdita delle memorie storico artistiche sopravvissute all'emorragia di vendite cui la famiglia era stata precedentemente costretta. Nel febbraio 1998 il Comune di Napoli, che nel 1984 ne aveva acquisito la propriet\u00e0 e poi avviato il restauro, stabilisce la destinazione d'uso di Palazzo Roccella a Centro di Documentazione per le Arti Contemporanee. Con i suoi 6.000 mq distribuiti su tre piani,\u00a0oggi il PAN \u00e8 una struttura napoletana destinata ad ospitare esposizioni temporanee ed eventi culturali, dotata di una biblioteca dove oltre al materiale bibliografico, vengono conservati numerosi cataloghi delle mostre ospitate nella struttura oltre a periodici di settore dall'alto valore storico e informativo.<\/strong>\r\n\r\n<\/div>\r\n<\/div>","post_title":"Pan | Palazzo delle Arti Napoli","post_excerpt":"","post_status":"publish","comment_status":"open","ping_status":"open","post_password":"","post_name":"palazzo-delle-arti-napoli","to_ping":"","pinged":"","post_modified":"2025-08-12 12:07:02","post_modified_gmt":"2025-08-12 10:07:02","post_content_filtered":"","post_parent":0,"guid":"https:\/\/comunenapoli.dedadigital.dev\/vivere-il-comune\/luoghi\/palazzo-delle-arti-napoli\/","menu_order":0,"post_type":"luogo","post_mime_type":"","comment_count":"0","filter":"raw"}],"post_count":3,"current_post":-1,"before_loop":true,"in_the_loop":false,"post":{"ID":7890,"post_author":"1","post_date":"2024-09-18 16:33:43","post_date_gmt":"2024-09-18 14:33:43","post_content":"L'Archivio Storico Municipale \u00e8 incardinato nel Servizio Archivi Storici e Biblioteche Comunali del Comune di Napoli, dislocato in quattro sedi d'archivio.

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Tipo di Luogo: Architettura Residenziale

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